ORGANICO ISTRUTTORI OPERATIVI

Biglia Carlo - ISA - Direttore della Scuola
Carraro Gianluca - ISA - Presidente di Commissione
Brignone Omar - ISA
Fontanella Nereo - ISA
Giustiniani Lorenzo - ISA - IA
Maffeis Marco - ISA
Schiavon Enzo - ISA - IA
Tacca Federico - ISA
Tosi Giorgio - ISA
Zanada Alberto - ISA - IA

Bazzan Luca - IS
Del Frate Maria - IS
Drovetti Paolo - IS
Iod Marco - IS
Magni Matteo - IS
Paracchini Cristina - IS
Sezzano Enrico - IS
Sofia Luca - IS
Tasso Francesca - IS
Villa Fabio - IS
Zaninetti Fabrizio - IS

ISA = Istruttore di Sci Alpinismo
IA = Istruttore di Alpinismo
IS = Istruttore Sezionale

La Commissione Alpinismo e Scialpinismo fu creata in seno al CAI di Varallo agli inizi degli anni settanta, col compito di gestire la Scuola di Alpinismo e la Scuola di Scialpinismo della Sezione.

La creazione della Commissione è stata la logica conseguenza di anni di impegno e di esperienza nel campo dell’avvicinamento dei giovani alla montagna: già nel 1956 era stato fondato, da un gruppo di giovani alpinisti appassionati e preparati, il Gruppo Camosci, che diede il via ad una serie di primi corsi di avviamento all’alpinismo.

Nel novembre del 1968 si tenne a Cellio un congresso del CAI Varallo, sotto la presidenza dell’Ing. Gianni Pastore, dal tema “I giovani e l’alpinismo”. Visto il successo del congresso, nel giro di pochi mesi nacque a Varallo il Gruppo Alpinistico Giovanile, per volontà di Gianluigi Griffa, alpinista ed instancabile animatore di gruppi scout, e con l’appoggio del Presidente del Gruppo Camosci, Renzo Tosi: nel 1969 il GAG organizzò il 1° Corso di introduzione all’Alpinismo, con ben trenta iscritti.

Il gruppo di alpinisti coinvolti si riunì nella Commissione Alpinismo e Scialpinismo e rivolse i suoi interessi anche nel campo dello scialpinismo. Nella primavera del 1970 si tenne il 1° Corso di Scialpinismo: come istruttori furono presenti i migliori sciatori-alpinisti della Sezione ed il corso fu tenuto con la consulenza di Giorgio Germagnoli della Scuola Nazionale di Scialpinismo della EstMonterosa e di Gabriele Crespi Reghizzi della Righini di Milano. Nello stesso anno Renzo Tosi partecipò ai corsi-esame per diventare Istruttore Nazionale di Scialpinismo. Alcuni anni dopo, nel 1977, anche Piercarlo Francione diventò Istruttore Nazionale di Scialpinismo.

Da questo punto in poi, l’attività della Scuola continuò ininterrottamente: infatti, il Corso di Scialpinismo del 2004 sarà il trentatreesimo. Attualmente, si tengono ogni anno un corso di base SA1 e, ad anni alterni, un corso avanzato SA2: la partecipazione ai corsi è sempre buona e sovente si raggiunge il numero massimo di allievi programmato.
Nel frattempo, è continuata l’attività di selezione e preparazione degli istruttori, sia mediante corsi di perfezionamento sezionale sia mediante la partecipazione ai corsi a livello regionale e nazionale. Attualmente nell’organico degli istruttori figurano due Istruttori Nazionali (INSA), dieci Istruttori (ISA e IS) e dieci Aiutoistruttori.

Nel 1982, tre istruttori della Scuola di Varallo (Roberto Cairo, Walter Riolo, Renzo Tosi) hanno partecipato ad alcune tappe della “Traversata delle Alpi - Scialpinismo senza frontiere”, grandioso itinerario dalla Liguria al Veneto, organizzata dalla commissione Centrale Scialpinismo del CAI.
Nel 1984 la Scuola di Varallo è stata premiata con il riconoscimento di Scuola Nazionale di Scialpinismo, titolo riservato alle scuole che hanno fornito prova di serietà, stabilità e capacità organizzativa.
Nel 1991, per festeggiare il ventesimo corso, la Scuola ha effettuato la Traversata scialpinistica della Valsesia, unendo idealmente tutte le valli laterali della Valsesia e contribuendo a far conoscere itinerari di tutto rispetto.
Nel 1983, la commissione ha realizzato il volumetto “Itinerari scialpinistici della Valsesia”, con la descrizione delle gite più classiche della valle. Nel 2003, Marco Maffeis, istruttore della Scuola, ha pubblicato il libro “Valsesia, Monte Rosa – scialpinismo”, ed ha contribuito alla stesura del pieghevole sugli itinerari scialpinistici sul Monte Rosa. Numerosi sono anche i suoi articoli, pubblicati sul Notiziario Sezionale e sulla Rivista del CAI, di descrizione di itinerari o di spiegazione di argomenti tecnici di scialpinismo.

Sarebbe certo troppo lungo ricordare tutti gli Istruttori, più di settanta a partire dal 1970, ma non possiamo dimenticare quelli che non sono più tra noi: ricordiamo Adolfo Vecchietti, uno dei migliori sciatori alpinisti piemontesi, Emilio Poi, Fulvio Accornero e Pinuccio D’Alberto, tutti e due morti in montagna.


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